Nell progetto per la scuola che abbaimo disegnato,il quale si trova nella citta di Volos,orientato alla Grecia centrale,la sovrapposizione spaziale e visiva delle funzioni e la sinergia dell loro utilizzo costituiscono la logica operative fondamentale che caratterizza l’edificio.Tra l’altro,abbiamo anche insistito sulle dualita concettuali che definiscono l’appezzamento di terreno nel perimetro dell area.Le dualita che abbiamo usato nel proprio vocabolario espressivo sono:cemento armato e verde,pieno e vuoto,freddo e caldo,spirituale e fisico.E proprio questa opposizione di line di forza determina il risultato finale:un volume unico,enigmatico e compatto,che unisce la scuola al complesso,con intricate relazioni spaziali in contrasto con il vasto paesaggio pianeggiante(il fiume Krausidonas,il monte di Pelio),al centro dell’ area dove emerge la figura dell’edificio-una zona commune-,un insieme contraddittirio della forma delle scuole dove non c’e un fronte e un retro,e che e totalmente privo di gerarchie o di autorita.Fino a che punto abbia trasceso le preoccupazioni stilistiche e le classificazioni linguistiche nell’ era delle nuove culture emergenti e un interrogative da capire e da analizzare attentamente dopo questa prima presentazione critica.